1. Il quadro regionale

In base agli ultimi dati Istat, nel 2018 la Sicilia dispone complessivamente di 7.155 strutture ricettive regolarmente operanti sul territorio (+6% sul 2017), per un totale di 205.890 posti letto (+1,3%).

La capacità ricettiva della Sicilia fa dunque registrare un trend positivo fortemente caratterizzato da una più netta espansione del comparto complementare che con 388 nuovi esercizi ricettivi (+7,1% sul 2017), si dota, nel 2018, di ulteriori 2.218 posti letto (+2,8% sul 2017). Decisive in tal senso la crescita numerica, così come dei posti letto, negli “alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale” (+9,9% e +5,3% rispettivamente) e di “bed & breakfast” (+7,1% e +7,7% rispettivamente) registrata sull’Isola nell’arco temporale preso in considerazione. Decisamente inferiore la crescita registrata in pari tempo dal comparto alberghiero dove 1.319 strutture (+17 pari all’1,3% sul 2017) offrono 123.927 posti letto (+412 pari, in questo caso, allo 0,3% sul 2017).

Come si evince dalla tabella precedente, l’81,6% della capacità ricettiva dell’Isola è caratterizzata da esercizi extralberghieri e la quota residuale (18,4%) dalle strutture alberghiere. Il comparto complementare è per il 60% rappresentato da strutture appartenenti alla tipologia ricettiva dei B&B che con una dotazione di 21.448 posti letto assorbono il 26,2% dei posti letto extra-alberghieri. Le 1.319 strutture alberghiere, anche nel 2018, sono perlopiù rappresentate da esercizi a tre stelle (510, in crescita sul 2017 e pari al 38,7% delle strutture di categoria) seguiti dai quattro stelle (395 unità, pari a +2,6% sul 2017). Sensibilmente in crescita il numero di strutture (e di conseguenza dei posti letto) di stellaggio massimo. Con 7.155 strutture ricettive operanti sul territorio e una dotazione di 205.890 posti letto il tasso di ricettività[1] della Sicilia, nel 2018, è pari a circa 4.118 posti letto per 100.000 abitanti, mentre la densità ricettiva[2] regionale è pari a 8 letti/Kmq.

[1] Rappresenta la potenzialità turistica di un territorio rispetto ad altre risorse economiche. È dato dal rapporto tra posti letto e popolazione  residente

[2] Misura il grado di potenzialità del turismo nel territorio analizzato, ma anche la pressione che esso esercita sul territorio stesso.

Nel 2018, i 1.319 esercizi alberghieri censiti in Sicilia rappresentano il 18,4% della ricettività regionale e coprono il 60,2% dei letti disponibili nelle strutture dell’Isola grazie a una dotazione di complessivi 123 mila 927 posti letto il 55,6% dei distribuiti perlopiù tra le province di Palermo (20,4%), Catania (10,1%) e Messina (25,1%), che, insieme coprono il 54,9% delle strutture alberghiere della regione (724 esercizi) per un totale di 68.900 letti.

Il fenomeno alberghiero è dunque molto ben rappresentato nella provincia di Messina mentre risulta poco diffuso nei territori di Caltanissetta ed Enna (dotate rispettivamente di 21 e 20 strutture) a tutto vantaggio delle diverse forme di ospitalità complementare. Gli alberghi localizzati in queste aree rappresentano, infatti, rispettivamente, solo l’1,6% e l’1,5% del totale dell’offerta alberghiera regionale a fronte di una quota di strutture complementari pari, rispettivamente, all’1,9% e al 2,9% dell’offerta extra-alberghiera regionale.

Come mostra il grafico sottostante, in termini di qualità, la ricettività alberghiera regionale si avvale per il 38,7% di strutture appartenenti alla categoria 3 stelle con 510 unità (disco interno del diagramma). Seguono gli hotel a 4 stelle che con 395 esercizi (29,9% del totale) e 62.633 posti letto (disco esterno del diagramma) assorbono oltre la metà dei letti complessivamente disponibili in tutti gli hotel della Regione (50,5%). La Sicilia vanta anche una discreta e crescente dotazione di RTA (residenze turistico alberghiere che rappresentano l’11,9% delle strutture del comparto) mentre solo il 3% circa della ricettività alberghiera è rappresentato da strutture di stellaggio più elevato (5 stelle e 5 stelle lusso,  in crescita del 5,1% sul 2017).

Quanto alla ricettività extralberghiera, se si escludono i B&B (con 3.509 strutture e 21.448 posti letto nel 2018, pari rispettivamente a +7,1% e +7,7% rispetto al 2017), in Sicilia il comparto si avvale della disponibilità di 2.327 strutture (erano 2.172  nel 2017) tra campeggi, villaggi, alloggi privati, agriturismi ed altri esercizi complementari (che comprendono case per ferie, ostelli per la gioventù e rifugi alpini), con una dotazione di posti letto che garantisce ospitalità a 60 mila 515 persone (+1,2% rispetto al 2017).

Il quadro della ricettività della Sicilia appena delineato è la risultante di andamenti e dinamiche molto variabili, per intensità e fenomenologia, dovute a specificità e vocazioni proprie delle singole realtà territoriali che insieme concorrono a determinare l’andamento dell’industria turistica siciliana.

Tali dinamiche sono descritte in dettaglio nelle pagine che seguono, dedicate alla descrizione della capacità ricettiva rilevata nelle singole province siciliane nel corso del 2018.

Un’utile visione d’insieme della disponibilità di posti letto nelle nove province siciliane viene resa disponibile mediante le cartografie proposte nella pagina successiva che mettono bene in evidenza la diversa intensità del fenomeno a livello di singolo territorio consentendone una più agevole e immediata interpretazione.

2. La consistenza ricettiva nel 2018: il dettaglio provinciale 

La provincia di Agrigento nel 2018 ha contabilizzato 740 strutture ricettive per un totale di 18.882 posti letto. Rispetto al 2017 la crescita percentuale è stata rispettivamente dell’ 8,7% e del 3,3%.

In continuità con il 2017, anche nel 2018 particolarmente significativo è stato l’incremento registrato nella capacità ricettiva del comparto extralberghiero che rispetto all’anno precedente dispone di ulteriori 422 posti letto pari a una crescita del 5,7% distribuiti in 57 nuove strutture entrate in attività nel corso dell’anno, costituite in prevalenza da bed & breakfast e da alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale cresciuti entrambi del 10,3% rispetto al 2017.

Nello stesso periodo il settore alberghiero guadagna l’1,8% delle strutture e soltanto l’1,7% in termini di posti letto Tale incremento è concentrato nella fascia medio-alta dell’offerta alberghiera grazie a una consistente crescita  degli hotel quattro stelle (+17,6%). In contro tendenza col 2017 si registra una diminuzione dei tre stelle la cui categoria perde tre strutture (-11,1% sul 2017). Si registra infine l’apertura di una nuova struttura di basso stellaggio (1 stella) che arricchisce di 21 nuovi posti letto la dotazione 2017. Invariata nel 2017 l’offerta ricettiva delle altre tipologie alberghiere.

 Nel corso del 2018, il settore ricettivo della provincia di Caltanissetta ha registrato un incremento complessivo, che ha riguardato soprattutto il numero di esercizi (+11,2% nel 2017) e assegnato al territorio complessivi 3.814 posti letto corrispondenti a una crescita, rispetto al 2017, del 4,2%. Analizzando l’andamento dei due comparti (alberghiero ed extralberghiero) possiamo notare che entrambi hanno evidenziato una tendenza alla crescita che vede il secondo in accelerazione sul primo sia in termini di esercizi (+11,2% vs +10,5%) quanto di posti letto disponibili (+4,2% vs +2,1%). In crescita anche i B&B (+10,3% gli esercizi e +8,5% i letti disponibili) e gli alloggi in affitto che registrano un notevole incremento sia in termini di esercizi che di posti letto. Le 21 strutture alberghiere rilevate nella provincia nel 2018 dispongono di 2.240 posti letto (superiori rispetto all’anno precedente) perlopiù di stellaggio medio alto. Del tutto assenti nel nisseno gli hotel a 5 e 2 stelle.

Il 2018 segna per l’industria turistico-ricettiva della provincia di Catania

un anno non del tutto positivo. Il comparto alberghiero, a parità di esercizi, registra una contrazione nel numero di posti letto (-1,1% sul 2017) mentre nell’extra-alberghiero a una crescita del 2,7% nel numero di strutture, trainata dai B&B e dagli alloggi in affitto, fa da contraltare una significativa perdita di posti letto disponibili (-5,6% rispetto al 2017).

Rispetto alle due province esaminate in precedenza, quella di Catania si caratterizza come poco performante, sintomatica si un momento di impasse del comparto ricettivo etneo.

L’intero comparto ricettivo del comprensorio ennese mostra, nel periodo considerato, una performance positiva caratterizzata da una crescita dell’ 11,8% nel numero di strutture e del 7,6%% nella dotazione di posti letto, dovuta al buon andamento di entrambi i comparti ricettivi. Nel 2018, grazie all’apertura di due nuove strutture, il comparto  alberghiere  conta 20 esercizi ricettivi (+11,1%) e 1.288 posti letto (+59 letti, apri al +4,8% rispetto al 2017). Meglio ancora il settore extralberghiero che con 170 strutture (+11,8% sul 2017) mette a disposizione della clientela oltre 1.400 posti letto (+10,1% sul 2017) per quasi il 50% in B&B.

Di contro il comparto alberghiero ha mantenuto invariata la capacità ricettiva rispetto al 2015, con un’industria che conta 19 strutture per un totale di 1.267 posti letto.

Del tutto assenti nella provincia di Enna gli hotel appartenenti alle categorie estreme delle classificazione alberghiera ossia gli hotel 5 stelle o superiore e quelli  a 1 stella. Ben rappresentate le altre categorie tra cui  primeggiano i tre stelle che con 8 strutture nel 2018 coprono il 40% della dotazione alberghiera dell’ennese

Tra il 2017 e il 2018 il comparto turistico-ricettivo della provincia di Messina ha mostrato un trend sostanzialmente positivo che ha visto protagonista il settore complementare. La crescita di tale comparto è stata caratterizzata da un incremento del 9,2% nel numero di strutture che ha portato con se una crescita dell’1,9% in termini di posti letto. Il maggior impulso proviene dai B&B che raggiungono quota 542 (+10,4% sul 2017) e rappresentano oltre il 40% della ricettività complementare. Gli esercizi alberghieri, nello stesso periodo, contano 5 nuove strutture (+1,3% sul 2017) ma perdono un po’ in termini di posti letto (-58 in termini assoluti, pari allo 0,2% in meno rispetto al 2017). Particolarmente colpiti da tale flessione gli alberghi con standard qualitativi che caratterizzano i 2 stelle.

Con le sue 279 strutture ricettive ad alto/medio-alto stellaggio la provincia di Messina conta offre il più alto standard qualitativo di tutta la Regione.

Nel corso del 2018 la capacità ricettiva della provincia di Palermo è caratterizzata da una fase che vede in forte espansione il settore extra-alberghiero grazie a una decisa affermazione dell’imprenditoria legata all’affitto di alloggi privati (+23,5%) ancor più che alla diffusione, già consolidata nel tempo, dei B&B (+13,9% sul 2017). Nel complesso il comparto extra-alberghiero conta 1.192 strutture (+13,6% rispetto al 2017) e oltre 12 mila 600 posti letto (+10% in pari tempo).  In crescita, seppur più contenuta, il settore alberghiero che nel 2018 conta 189 esercizi (+2,2% sul 2017) e oltre 25 mila posti letto (+2,3%). La crescita è concentrata nelle strutture di categoria più elevata (soprattutto 5 e 4 stelle) e molto in espansione è il mercato legato alle Residenze Turistico Alberghiere (RTA).

Con i suoi 56 tre stelle, 65 quattro stelle e 4 cinque stelle o superiore, la provincia di Palermo offre uno standard qualitativo di ricettività tra i più altri dell’intera Regione preceduta solo dalla provincia di Messina.

Con i suoi 55 tre stelle, 63 quattro stelle e 3 cinque stelle, la provincia di Palermo offre uno standard qualitativo di ricettività tra i più altri dell’intera Regione preceduta solo dalla provincia di Messina.

Nel corso del 2018 l’offerta turistica del territorio della provincia di Ragusa ha mantenuto invariata la sua dotazione strutturale con l’unica eccezione per l’accresciuta consistenza, sia numerica che di posti letto, dei B&B. Rispetto al 2017, infatti, si registra l’avvio di una nuova attività ricettiva appartenente alla tipologia dei  B&B che implementa di 179 nuovi posti letto la dotazione complessiva del comparto extra-alberghiero ragusano che dispone di 630 strutture (+0,2% sul 2017) e 8.802 posti letto (+2,1% sul 2017).

Contrariamente a quanto accaduto nelle altre province siciliane, l’incremento di B&B registrato nel  ragusano nel 2018 non è in linea con le dinamiche di comparto registrate nelle altre realtà territoriali (per citare solo due esempi, i territori di Palermo ed Enna che hanno evidenziato incrementi superiori al 10% nel corso dell’anno).

Nel 2018 il settore alberghiero, non registra alcuna variazione né per numero di esercizi né quanto a posti letto, rispetto al 2017.

Il settore turistico-ricettivo della provincia di Siracusa, nel corso del 2018, ha evidenziato nel complesso un andamento decisamente positivo. Sia il comparto alberghiero che l’extralberghiero, infatti, hanno fatto registrare rispetto al 2017 variazioni positive nel numero di impianti e di posti letto. Il comparto alberghiero offre una ricettività qualitativamente elevata grazie a una consistente presenza sul territorio di strutture classificate da tre stelle in su e a una buona dotazione di strutture di lusso (8 nel 2018, per un numero di letti pari a 1.427).

Dei 12.548 letti disponibili negli hotel del comprensorio siracusano poco meno di 7 mila (ossia il 54,2%) sono disponibili in strutture a 4 stelle e una minima quota è appannaggio delle strutture classificate a 1 stella (1,7% nel 2018, in linea cin quanto già rilevato nel corso del precedente anno).

Crescono numericamente anche gli esercizi complementari (588 unità nel complesso) e aumenta la dotazione di posti letto (6.961 nel 2018 pari a +4,3% rispetto al 2017). La crescita più consistente riguarda gli alloggi in affitto e gli agriturismi ma non solo: nel 2018 sono stati censiti 13 nuovi B&B  (+4% sul 2017) che hanno dotato di 118 nuovi posti letto l’intero comparto (+5,5% rispetto al 2017).

Nel corso del 2018 l’industria ricettiva trapanese ha mostrato nel complesso modesti segni di vitalità grazie alla spinta del settore extra-alberghiero trainato dall’imprenditorialità legata agli alloggi dati in affitto, il cui numero è aumentato del +8,4% rispetto al 2017,  e dall’accresciuto numero di B&B (+3,1%, in pari tempo).  In termini assoluti  i posti letto complementari sono aumentati di 241 unità (pari,, in termini percentuali al +1,7%) e i 30 nuovi esercizi ricettivi censiti nell’anno hanno segnato una crescita del comparto apri al 3,9% rispetto al 2017.

Wms

link del gis

D’altro canto, il comparto alberghiero ha sperimento una congiuntura negativa determinata da una grave crisi del turismo di lusso con la conseguente chiusura delle 4 strutture alberghiere di stellaggio massimo (5 stelle e 5 stelle lusso) e da un andamento negativo dell’offerta di categoria media e medio bassa (classificate a 3 e 2 stelle). Tuttavia, la qualità dell’offerta ricettiva trapanese resta piuttosto elevata grazie alla buona e crescente dotazione di strutture a 4 stelle che nel 2018 conta 38 esercizi (+5,6% sul 2017) e 6.323 posti letto (+8,2% sul 2017). Nel complesso, tra il 2017 e il 2018, il comparto alberghiero della provincia di Trapani perde il 4% dei posti letto e lo 0,5% delle strutture ricettive.

Al link che segue è consultabile la mappa della distribuzione, con dettaglio comunale, dei posti letto disponibili in Sicilia nel 2009 e 2018 con indicazione dei rispettivi valori degli indicatori di ricettività. Per eventuali approfondimenti sull’argomento si rinvia al sito Istat disponibile sul web all’indirizzo www.dati.istat.it.

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