Questa rappresentazione geografica, che correda la Webmap dei porti, approdi e Aree Marine Protette, contiene la georeferenziazione dei fanali e fari siciliani,107 in tutto.
E’ opportuno fare una precisazione evidenziando le differenze che intercorrono tra i primi e i secondi.
I fanali sono costituiti da una lanterna o “corpo fanale”, un’ottica, una sorgente luminosa, un impianto di alimentazione, un sistema di comando e (ad esclusione dei segnalamenti a luce fissa) da lampeggiatore. Il sostegno relativamente alla forma e colore, assume la sua caratteristica in relazione alla tipologia di impiego. I fanali vengono denominati “radiabili” quando i sostegni vengono corredati di riflettori radar passivi che consentono di riflettere le onde elettromagnetiche e quindi di essere meglio evidenziati sul quadrante del radar di bordo.

Strombolicchio (Lipari, Messina)
Strombolicchio (Lipari, Messina)

Il faro invece è costituito da una struttura fortemente sviluppata verticalmente (torre) alla cui sommità è posizionata la “lanterna”, realizzata con speciale struttura metallica “a gabbia” contornata da vetri piani o curvi e sormontata da una cupola emisferica o conica. Nella lanterna sono alloggiate le apparecchiature luminose. Inoltre per le loro caratteristiche architettoniche e costruttive, i fari hanno acquistato valore storico nell’ambito degli edifici legati alla marineria.

Capo Zafferano (PA)
Capo Zafferano (PA)

La loro nascita ha origini antichissime e si collega alla necessità di segnalare la rotta ai naviganti illuminando la notte con i primi semplici “Fari” che altro non erano che falò di legna accatastata situati nei luoghi più pericolosi. Anche il nome è antichissimo e richiama l’isoletta di Pharos antistante Alessandria d’Egitto, dove era stato costruito uno dei più importanti e famosi fari dell’antichità.

Con l’intensificarsi dei commerci navali si evolve anche la navigazione e i porti costruiti sulle rotte più trafficate del Mediterraneo furono stabilmente dotati di fari rudimentali.

Lingua, Salina (ME). 
Lingua, Salina (ME).

In Italia Il primo documento ufficiale sulla regolamentazione del segnalamento marittimo si deve a Vittorio Emanuele II, che istituì il 12 maggio del 1868 la “Reale Commissione dei Porti, Spiagge e Fari”.
In Sicilia, dove la natura ha regalato dei luoghi meravigliosi, queste suggestive architetture spiccano incastonate su promontori a picco sul mare da cui si possono ammirare panorami mozzafiato, sapientemente costruite per orientare i naviganti nel buio della notte.
Con questo servizio, oltre alla conoscenza dei fari, si vuole offrire al viaggiatore la possibilità di compiere un itinerario di viaggio che consenta di incontrare anche quelli più isolati.

Recentemente è stato emanato un bando per la concessione di 11 fari di proprietà dello stato, di cui 4 sono siciliani. Si tratta di beni inseriti nel progetto Valore Paese-Fari.

Nell’elenco sono compresi: il faro di Brucoli  e Murro di Porco, entrambi a Siracusa (SR); Capo Grosso, Levanzo (TP); Punta Cavazzi, Ustica (PA). L’obiettivo del progetto è quello di recuperare  e valorizzare beni in abbandono, attraverso attività turistiche, ricettive, ristorative, iniziative ed eventi di tipo culturali e sociali. Invece il faro di Gelso nell’isola di Vulcano (ME), diventerà un museo grazie ad una concessione gratuita stipulata, tra il Demanio Regionale e il Comune di Lipari.

La rappresentazione cartografica, realizzata soltanto per uso divulgativo e informativo, non è adatta per la navigazione.

Altri temi, illustrati nella Webmap dei porti, approdi e Aree Marine Protette e che, in parte, troverete descritti in vari articoli di settore in questo blog, riguardano:

  • distribuzione di Porti e approdi (e distanze relative) lungo il perimetro costiero siciliano
  • boe di ormeggio (quando comunicati dagli enti gestori delle AA.MM.PP.)
  • zonizzazione della Aree marine protette
  • punti di immersione consigliati (a cura degli  enti gestori delle AA.MM.PP.) con indicazioni descrittive e batimetriche
  • isobate delle Aree marine protette (quando comunicati dagli enti gestori)
  • dive center riconosciuti dalla Regione Siciliana (da elenco del Serv. 9  “Agenzie di viaggio e Tour operator” del nostro Dipartimento – agg,to 24/6/16)

Sitografia:

www.ilmondodeifari.com/page_25.html

www.marina.difesa.it/storiacultura/fari/sezione_fari/Pagine/default.aspx

www.interno.gov.it/it/notizie/comune-lipari-faro-vulcano-gelso

I dati vettoriali della webmap sono stati geolocalizzati su carte tecniche regionali (CTR) in formato raster con l’ausilio di ortofoto 2007_2008.

Il lavoro è stato realizzato dalla dott.ssa Angela La Placa.

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15 Febbraio 2016